Il “Form-Finding” è una tecnica di progettazione basata sulla ricerca della forma attraverso esperimenti empirici che si serve del principio di auto-organizzazione dei sistemi materiali sotto l’influenza di forze estrinseche. Nel Form-Finding lo sviluppo di una certa forma è funzione delle sollecitazioni agenti e delle caratteristiche del materiale e rappresenta, pertanto, l’espressione di uno stato di equilibrio tra forze esterne e resistenze interne. Per questo progetto è stata studiata una struttura spaziale a cavi tesi ramificata che nasce dalla proliferazione nello spazio, mediante una procedura algoritmica, di un componente base del sistema. La variazione locale delle forze agenti e degli algoritmi di proliferazione genera la riconfigurazione globale del sistema.
Per verificare se il sistema potesse generare configurazioni spaziali soddisfacenti caratterizzata da alti requisiti di flessibilità e adattabilità, anche nelle condizioni più restrittive, è stata studiata l’organizzazione di una superficie minima di 32 mq (4,60m x 7,10m ). La prima sperimentazione è stata effettuata su un prototipo, costruito in scala 1:20, che successivamente ha permesso di riprodurre digitalmente il comportamento del sistema fisico, mediante lo sviluppo di un software interattivo. La digitalizzazione si è avvalsa di un motore di “physical computing” con cui è stato possibile manipolare in maniera interattiva sia le forze agenti sul sistema che le proprietà dei materiali. Questa operazione, che avviene in tempo reale, ha permesso di produrre un catalogo di variazioni formali con cui esplorare molteplici configurazioni dello spazio.
Il progetto ricerca un sistema adattabile nel quale lo spazio espositivo, la struttura e l’arredamento vengono pensati come un sistema integrale. La superficie di 32 mq, attraverso gli esperimenti fatti sul prototipo, ha raggiunto una configurazione finale che include un’area espositiva di 27 mq e un magazzino di 5 mq con una parete attrezzata per lo stoccaggio di 12 mq. La natura integrale della proposta si rivela anche in questa proposta per lo stoccaggio delle merci con la parete attrezzata sviluppata come estensione della postazione dell’addetto alla cassa. L’organizzazione dello spazio espositivo è stata studiata in maniera da minimizzazione gli ingombri, con particolare attenzione per la trasportabilità e la leggerezza anche in luce della versione autoportante. L’area dimostrativa rappresenta il cuore del progetto. Sono stati predisposti due banchi tematici di cui il primo si protende verso l’esterno del locale, diventando un elemento di attrazione, adibiti alla promozione di nuovi prodotti. La parete di fondo verrà utilizzata per proiettare filmati promozionali.
Il progetto esplora la possibilità di creare un sistema spaziale di visual merchandising integrato e adattabile. A complementare la natura non-standard del progetto si è provveduto a garantire l’adattabilità dell’esposizione nel tempo progettando un set di contenitori per l’esposizione dei prodotti dotato di un sistema per l’ancoraggio alla struttura principale standardizzato. Questo dettaglio, studiato in prototipo in scala 1:5, permette l’installazione di contenitori di formato variabile a seconda del prodotto. Il sistema estremamente flessibile permette dunque di variare la selezione di prodotti e cambiare la loro disposizione nel tempo e di inserirne nuovi contenitori per soddisfare esigenze future inattese. Il sistema in se è stato disegnato strategicamente anche per limitare le opere murarie.
+ Year
2012
+ Photographer
Marco Verde
+ Keywords
Digital Fabrication, Parametric Design, Physical computing, Material Systems,